Due è più del doppio di uno (Fratellino in arrivo)

Sono moltissimi i motivi per cui si può desiderare un secondo figlio, in ogni caso arriverà una nuova creatura, che a lungo sarà totalmente dipendente da noi e che scombussolerà soprattutto il primogenito.

Due figli sono più del doppio di uno: le fatiche si accumulano, oltre alla gelosia possono emergere dinamiche familiari inaspettate. Anche in età adulta, le situazioni di relazioni difficili fra fratelli o sorelle e gli esempi di genitori che si comportano in modo molto diverso (più tollerante, più apprensivo, più comprensivo, ecc.) con uno dei due figli, sono all’ordine del giorno.

Queste difficoltà di relazioni hanno quasi sempre radici antiche.

Pronto Soccorso dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, estate, notte: due genitori e una bambina sui due anni che dorme placidamente accompagnano la primogenita, di nove anni. La mamma è arrabbiatissima: “Vedi come siamo finiti, all’una di notte al pronto soccorso… e tutto perché tu non mangi!”

Non è la nascita del secondo in sé a provocare disagio, ma il modo in cui genitori e nonni vivono il diventare quattro, come lo “raccontano” al primogenito e cosa si aspettava lui: chi si prende la briga di chiedere a un bambino come s’immagina la vita con un fratellino o una sorellina? Chi si prende la briga di prepararlo?): è una situazione in cui si dovrà adeguare senza battere ciglio contando soltanto su di sé? se fa “i capricci” non è più un bravo bambino, mentre se si ritira senza turbare nessuno è un bravo bambino?

Proviamo a guardare la cosa con gli occhi del PrimoFiglio?

Mi chiamo Francesca e ho tre anni. Mamma e papà per un bel po’ di tempo mi hanno spiegato che sarebbe arrivato un fratellino e che sarebbe stata una cosa meravigliosa. Man mano che alla mamma cresceva il fratellino nel pancione poteva fare sempre meno cose con me, ma per una cosa così meravigliosa e magica come la nascita di un fratellino si affronta questo e altro.

Poi, una sera che dovevamo guardarci i cartoni insieme, mamma e papà mi hanno spiegato che non potevamo più, perché stava per nascere il fratellino e dovevo andare a dormire dai nonni. Io ho fatto il diavolo a quattro: nessuno mi spiega come andranno le cose. Quando rivedrò mamma e papà? Perché sono così tesi se sta per succedere una cosa bella che abbiamo aspettato tanto?

Infine, la mamma è stata via due giorni.

Quando il fratellino è arrivato a casa, appena diceva “Ué” tutti intorno a guardarlo come se avesse fatto chissà che cosa.

Allora io provavo a fare delle cose che facevano sfigurare il suo “Ué”, tipo stare su un piede solo: la mamma e il papà per un po’ ridevano, ma poi si spazientivano e appena il fratellino piangeva, tutti e due immediatamente si distraevano e il gioco finiva, oppure continuava con me solo papà.

Eppure, visto che i grandi dicono che non bisogna mai dire bugie, ‘sto fratellino dovrà pur essere per lo meno una cosa bella, se non proprio meravigliosa come dicevano… per ora niente di bello comunque, tranne che diventano tutti gentili se gli faccio gli occhi dolci, ma poi hanno paura se lo tocco.

Dopo pochi giorni hanno cominciato a venire un sacco di parenti e amici a casa mia: i nonni, zio e zia, amici di mamma e papà… Sabato e la domenica non siamo andati in giro in bici perché i miei genitori dovevano chiacchierare con loro e far vedere il fratellino. Molti di loro arrivano anche con un regalo per me, allora ho cominciato a capire che mamma e papà avevano un po’ ragione: in effetti un fratellino vale comunque la pena.

La prima volta che siamo usciti mamma, io e il fratellino, la commessa del supermercato ha esclamato “Ma che begli occhi che hai!”, e non v’era alcun dubbio che si rivolgesse a lui… e caspita, fino a ieri ‘sti complimenti li faceva a me!

Non parliamo della scuola! La mattina io mi devo svegliare presto e uscire con papà per andare a scuola, dove in effetti andavo volentieri, ma questa storia che mamma non mi accompagnerà per un po’ (e io questo “per un po'” non ho capito cosa significhi), che devo andare a scuola con papà, mentre il mio fratellino rimane a letto appiccicato con la bocca alla mamma, ha cambiato tutto. E’ stato bello soltanto il giorno che ho potuto raccontare a tutti che era arrivato un fratellino. Le maestre mi ascoltavano tutte orecchi con occhi sgranati e sorrisi. Poi una mia compagna che ha avuto una sorellina ha detto ad alta voce: sopratutto mia sorella fa una cacca profumatissima! Le maestre non l’hanno guardata molto bene, io ho capito che non bisogna parlar male dei fratellini e delle sorelline, ma punirli di nascosto per la puzza, perché restano a casa con la mamma, e tutto il resto. L’altro giorno, per esempio, gli ho dato un pizzicotto tremendo alla coscia, tanto lui non sa dire che sono stata io.

Insomma, non so se avere un fratellino sia una cosa bella o pessima. Mi mostro contenta perché tutti mi trattano come se dovessi essere contenta e ci rimangono male se mostro di non esserlo, però che io stessi meglio prima non c’è alcun dubbio! Anche mamma e papà erano molto più tranquilli.

Il mio problema più urgente comunque è: come devo fare per farmi considerare come prima?

Federico Baldi