Separazione e divorzio

Con la separazione, la vita familiare subisce uno scossone. Ogni membro, compresi i figli, deve trovare una ricollocazione. Non è rapido accettare i cambiamenti che la nuova situazione comporta: per i figli i tempi e le reazioni cambiano con l’età e con il periodo evolutivo. Da piccoli le sofferenze si manifestano soprattutto a scuola e fra le mura domestiche e possono essere dovute anche a un senso di colpa per credere di avere delle responsabilità nella separazione. Gli adolescenti possono cercare l’alleanza con uno o entrambi i genitori per rincorrere vantaggi materiali.

Cinque scenari possibili dopo la separazione

Due autori statunitensi, Ahrons e Rodgers*, identificano cinque scenari possibili dopo la separazione, ai quali con pragmatismo danno nomi evocativi.

Coppia dissolta. Con la dissoluzione della coppia, i coniugi dissolvono anche i loro rapporti come genitori. Uno dei genitori, spesso il padre, scompare o diventa una presenza saltuaria, lasciando le responsabilità genitoriali sulle spalle dell’altro (spesso la madre).

Buoni amici. I genitori continuano a fare i genitori, ma preferiscono far prevalere gli elementi di continuità familiare, sugli elementi di discontinuità, tendono a mantenere gli stessi rituali (es. trovarsi insieme a tavola la domenica) e a condividere il rapporto con i figli.

Colleghi collaborativi. La coppia prende atto di essersi separata e si comporta come tale anche con i figli. I genitori stabiliscono un “contratto” per la cura e l’educazione dei figli, ma ciascuno dei due partner svolge il proprio ruolo genitoriale nel modo in cui lo ritiene opportuno, rispettando contemporaneamente che l’altro possa fare il genitore in modo diverso. Non è una situazione che si raggiunge in tempi brevi e spesso per svilupparsi necessita di un aiuto esterno (mediazione, percorso psicologico).

Soci arrabbiati. Come nei “Buoni amici”, la separazione non è totalmente elaborata e la coppia non è realmente separata; i Soci arrabbiati mantengono però il legame attraverso un rancore che pare non terminare mai, il conflitto li divide ma anche li unisce e i figli vengono coinvolti nelle rispettive recriminazioni e screditamenti. Essi falliscono miseramente nel compito dei genitori separati di favorire l’accesso all’altro genitore.**

Furie. Le liti sono aspre, violente ed eterne, la guerra si nutre di colpi bassi e di lotte giudiziarie. “L’ex coniuge viene visto come un nemico da eliminare dalla propria vita e da quella dei figli, i quali vengono coinvolti attraverso dinamiche altamente disfunzionali che possono portare a seri disturbi psicopatologici”. ***

Federico Baldi

*Ahrons C. R., Rodgers K. (1987), Divorced families: A multidisciplinary developmental view, Norton, New York

**Francescato D., Locatelli M., (a cura di) (1998), Separarsi, vivere come single, trovare nuovi partner, Carocci, Roma

***Fruggeri L. (2005), Diverse normalità. Psicologia sociale e delle relazioni familiari, Carocci, Roma